Valutazione Tertium non datur

VALUTAZIONE TERTIUM NON DATUR

di Umberto Tenuta

 

È compito dei docenti garantire il successo formativo a tutti i giovani, indistintamente, senza limitazione alcuna, così come prevede la Costituzione italiana e la normativa di cui all’art. 1 del D.P.R. 275/1999.

Se gli interventi programmati non portano alcuni studenti al successo formativo, è compito dei docenti riprogettarli fino a quando al successo formativo non portano.

Così fa il medico con il malato.

Mica lo giudica, mica lo respinge, mica lo boccia!

Nella valutazione lo studente è fuori discussione.

La valutazione riguarda solo l’operato del docente!

Se la valutazione dice che lo studente ha conseguito gli obiettivi previsti, bene!

Se non li ha raggiunti, il docente provvede ai necessari interventi di recupero.

Tertium non datur!

Discutere chi valutare, come valutare, quando valutare è un mero diversivo.

È un vaniloquio.

Significa perder tempo, tempo prezioso, da dedicare alla progettazione di interventi formativi efficaci ed efficienti!

Badate, badate, badate, o gente!

Così fa la FCA, così la BMW, così fa la OPEL!

Ma così fa la casalinga quando cuoce gli spaghetti.

Se ancora i vermicelli non sono cotti, alza la vampa!

Mica li valuta con un quattro meno?

Siamo d’accordo, per i vermicelli?

Allora lo siamo ancor di più per gli studenti!

A loro non diciamolo mai, ma valutiamoli sempre, all’inizio, nel bel mezzo, alla fine.

All’inizio dell’anno scolastico, per accertare i livelli di sviluppo e di apprendimento, le modalità, i ritmi e gli stili apprenditivi, le motivazioni.

Nel corso degli apprendimenti per verificare se tutto procede al meglio.

Alla fine degli apprendimenti, per verificare se l’unità di apprendimento personalizzata (UAP) ha funzionato bene.

Diversamente si progetta una UAP di recupero, chiedendo scuse agli studenti, come fa o dovrebbe fare il medico.

Ma, Signore e Signori miei, queste son cose dette e ridette, ed io a Lor Signore ed a Lor Signori chiedo venia se ancora una volta testardamente Le ho importunate, Li ho importunati.

Chiede venia, scuse, perdono!

Così è, se vi pare.

E se non vi pare?

Cambiate mestiere!

Quella delle Maestre, quella dei Maestri è una fatica immane, una fatica grande, una fatica bella!

Perché alla fine le tenere pianticelle saranno alberi vigorosi, fronzuti, di fiori meravigliosamente belli fioriti!

 

Post Scriptum

Il solito Critic mi obietterà che non è colpa dei docenti se gli studenti non si impegnano ad apprendere.

La risposta sta nelle UAP che comprendono al loro inizio l’azione che il docente svolgerà per motivare tutti gli studenti.

 

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